Rappresentazioni mediali e equità di genere

Raccomandazioni per gli insegnanti

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L’approccio della media education può essere decisiva per mettere in discussione i nostri pregiudizi e per comprendere che una questione molto complessa come il genere sia spesso rappresentata esclusivamente in termini di contrapposizione, finendo così con lo sminuire o limitare le caratteristiche femminili o maschili ad alcune generalizzazioni anche molto offensive. Proprio queste generalizzazionialimentano i pregiudizi appresi in famiglia e a scuola e possono ostacolare la percezione del genere in termini più equi. Invece la media education mira a aiutare i bambini e i giovani a contestualizzare le rappresentazioni mediali e le pratiche di genere.

Durante il progetto eMerge, abbiamo lavorato su diversi livelli di intervento in un processo di co-progettazione e sperimentazione con insegnanti e più di 2000 studenti delle scuole secondarie durante il quale insegnanti e formatori hanno identificato buone pratiche e linee guida per utilizzare l’educazione all’alfabetizzazione mediale (Media Literacy Education) per una migliore equità di genere a scuola.

Qui proponiamo una serie di raccomandazioni che completano l’intero processo eMerge e che, ci auguriamo, supporteranno i docenti a progettare interventi didattico-educativi con gli studenti sulle rappresentazioni di genere nei media e nella cultura pop senza temere le possibili implicazioni nel trattare un argomento delicato in classe, avendo a cuore l’equità di genere e il dibattito aperto. I bibliotecari e gli altri educatori interessati all’argomento potranno utilizzare le risorse di eMerge per autoformarsi ed essere in grado di adattare le attività ai loro contesti.

Queste raccomandazioni sono accompagnate da alcune produzioni multimediali degli studenti realizzate durante la fase di sperimentazione. Per avere accesso alla galleria completa delle produzione multimediali, vi invitiamo a effettuare l’accesso al sito (Log In in alto a destra).